Martedì 27 maggio, alle ore 18, alla Fondazione Mudima di Milano, è in programma la conferenza Arte, creatività e Intelligenza Artificiale, a cura di Pier Luigi Capucci, ricercatore specializzato nell’interazione tra forme artistiche, discipline scientifiche e tecnologie e autore di numerose pubblicazioni.
L’intervento si iscrive nell’ambito della mostra personale di Ale Guzzetti, Sguardi diversi. Quando i robot incontrarono gli antichi Dei, a cura di Gino Di Maggio

La conferenza affronta un tema complesso e profondamente attuale: l’esternalizzazione al di fuori del corpo delle funzioni umane, attraverso tecnologie sempre più sofisticate. Si tratta di un processo in atto sin dagli albori dell’umanità: dapprima con semplici strumenti usati come utensili e armi, poi con le immagini e la scrittura, da sempre l’umanità registra la conoscenza e la memoria al di fuori del corpo. Lungo questo percorso, soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, della robotica e delle biotecnologie, un numero crescente di attività umane – sempre più complesse e sofisticate, non solo fisiche – è stata delegata esternamente.
Un processo analogo è in corso nel campo delle arti. Oggi esistono tecnologie che possono supportare l’artista in diverse funzioni e operatività, con vari gradi di autonomia, fino a sostituirlo del tutto, sollevando problematiche di natura etica, questioni relative all’originalità, alla paternità artistica, alla proprietà intellettuale. Tutto questo avviene all’interno di un panorama scientifico e culturale che espande il concetto di creatività anche al non umano fino a interrogarsi su una possibile “creatività delle macchine”.
Cosa cambia nella relazione tra autore e opera? È possibile parlare di una creatività non umana? L’impiego dell’IA riduce o ridefinisce la responsabilità dell’artista?
Questi e altri quesiti sono al centro dell’intervento di Capucci, che approfondisce ed espande la riflessione artistica di Ale Guzzetti, tra i primi artisti in Italia a sondare il binomio arte e tecnologia. A partire dai primi anni Ottanta Guzzetti ha intrapreso una pionieristica ricerca creativa volta a esplorare i territori dell’arte elettronica e interattiva, fino a indagare le potenzialità della robotica, della stampa 3D e delle scansioni digitali. In mostra un nucleo di opere emblematiche del suo percorso, sculture e installazioni in cui figure plastiche e circuiti elettronici istituiscono un rapporto attivo con lo spettatore, costantemente stimolato a diventare co-produttore delle opere stesse.

Pier Luigi Capucci
ricercatore e saggista, si occupa dell’interazione tra forme artistiche, discipline scientifiche e tecnologie. Ha insegnato in Italia e all’estero e ha sviluppato numerosi progetti di ricerca. Ha all’attivo oltre 400 pubblicazioni in varie lingue, ha curato mostre ed eventi e tenuto conferenze in campo internazionale. È consulente della Commissione Europea sulle relazioni tra scienze, tecnologie e humanities. È membro del Comitato Scientifico della sezione italiana di AICA (Association Internationale des Critiques d’Art, Parigi). Ha fondato e dirige “Noema”, magazine online e network di progetti su cultura, scienze, tecnologie e società, che quest’anno festeggia 25 anni di attività. È responsabile del progetto di ricerca “art*science – Art & Climate Change”, su arte e cambiamenti climatici.